Girl Power

Mi dispiace doverlo ammettere ma le donne sono più studiose degli uomini!
È il BEoC2018 (osservatorio permanente promosso da Cesop HR consulting company) che ci offre per l’ennesimo anno i dati che permettono di asserirlo.
 
L’osservatorio mostra come non sono solamente più donne a laurearsi ma questo dato viene accompagnato da una media voto più alta con un’età di laurea inferiore.
Il dato sul voto è quello che interessa maggiormente e che conferma quello che anche negli anni passati saltava agli occhi.
Le donne si laureano con una media di 104/110 mentre gli uomini si attestano solamente ad una media di 101/110.
 
Si potrebbe ritenere che ad incidere sono le discipline che i due sessi prediligono. Infatti, mentre gli uomini concentrano i loro interessi sulle materie tecnico-scientifiche, le donne mirano a laurearsi maggiormente in materie umanistico-giuridiche ed economico statistiche.
Invece, approfondendo lo studio, si nota che in tutte le aree disciplinari le donne ottengono migliori prestazioni. Infatti, considerando solamente i neolaureati in materie tecnico-scientifiche, la media tra i due sessi rimane invariata. Le donne laureate in materie tecnico-scientifiche riportano una media di voto di 103/110 mentre gli uomini una media di voto di 101/110.
 
Suddividendo il voto in classi e considerando i voti fino a 105 bassi mentre quelli da 105 a 110 e lode alti, si ottiene una distribuzione che mostra quanto in ogni disciplina le donne ottengono performance nettamente superiori.
Le neolaureate in materie tecnico scientifiche si laureano con un voto sopra al 105 nel 54,7% dei casi mentre i colleghi maschi solo nel 43,9%. In materie economico statistiche le donne con un voto sopra il 105 sono il 54,1% mentre gli uomini solo il 32,3%. E per finire le neolaureate in materie umanistico giuridiche con voti sopra il 105 sono il 62,9% a fronte di un 51,2% di neolaureati.
Come asserito all’inizio, a questo viene aggiunto anche il laurearsi più velocemente. Le donne si laureano ad un’età media di 26 anni mentre gli uomini mediamente a 27. Il dato si conferma, poi, anche se consideriamo solamente i laureati in materie tecnico-scientifiche.
 
Che dire?
 
Le donne in Italia sono più studiose degli uomini e mentre le aree disciplinari di loro interesse motivano una minore permeabilità del mercato del lavoro (si laureano principalmente in materie umanistico-giuridiche), il voto e la velocità nel terminare il percorso di studi raccontano che una minore occupazione e, soprattutto, un reddito inferiore ai loro colleghi di sesso maschile, a parità di titolo di studio, non ha nessun tipo di giustificazione.
 
Occorre riconoscere che le aziende cominciano a considerare questi dati e per questo si stanno concentrando maggiormente sulla selezione e il reclutamento delle neolaureate. Ma come fare per ottimizzare gli investimenti selezionando e attraendo le migliori?
Anche in questo caso è il BEoC che ci viene in aiuto con una descrizione puntigliosa di quali siano i migliori driver di comunicazione sui quali puntare per entrare in contatto con le eccellenze di sesso femminile. Non solo questo ma molto altro si ottiene con i risultati del BEoC, il più longevo osservatorio di Employer Branding in Italia (dal 2002 ad oggi ogni anno Cesop ha monitorato i neolaureati italiani descrivendone sogni, paure e speranze), in grado di contribuire ottimamente alla creazione di una coerente ed efficace EVP.
 
Giuseppe Caliccia
 
Per approfondire la metodologia di intervento
"Guida pratica all'Employer Branding" edito FrancoAngeli
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